NOTE TECNICHE |
Rifugio: altitudine 2.578 m s.l.m. |
Passo dei Trinceramenti: altitudine 2.864 m s.l.m. |
Lago: altitudine 2.447 m s.l.m. |
Partenza: Parcheggio a monte delle prese d’acqua dell’IREN (1.893 m s.l.m.) – Comune di Giaglione (TO) |
Tempo di percorrenza: 1.45 h fino al Rifugio – 1.45 h dal Rifugio al Lago delle Savine |
Dislivello: +685 m dal parcheggio al Rifugio Avanzà +286 m dal Rifugio al Passo dei Trinceramenti – 417 m dal Passo dei Tronceramenti al Lago delle Savine |
Difficoltà: E fino al Rifugio / EE dal Rifugio al Passo dei Trinceramenti |
Segnavia: Tacche bianche e rosse |
Rifugio Avanzà e Lago delle Savine in Alta Valle Susa
Non sembra vero, ma, dopo diversi fine settimana all’insegna del meteo sfavorevole, è finalmente previsto bel tempo! Con entusiasmo, pianifichiamo la nostra escursione alla volta dell’Alta Valle Susa. Per l’esattezza, raggiungeremo la Val Clarea, a noi ancora sconosciuta, per recarci al Rifugio Avanzà e al Lago delle Savine, in Alta Valle Susa.
La partenza e l’imbocco del sentiero fino al Rifugio
Partiamo, come sempre, di buon mattino e raggiungiamo in auto il Forte di Santa Chiara, presso il Comune di Giaglione. Da lì, incontriamo la sterrata che prosegue fino alle Bergerie Martina e la percorriamo fino al parcheggio a monte delle prese d’acqua dell’IREN. Il consiglio è di intraprendere questa strada solo con un fuoristrada o comunque un’auto sufficientemente alta e robusta, in quanto la strada, in alcuni punti, è in condizioni piuttosto disagevoli.
Un cartello posto nei pressi del parcheggio, indica due percorsi, in direzioni opposte, che permettono entrambe di raggiungere il Rifugio. Scegliamo quello che passa per la Bergerie Martina (tempo di percorrenza di 1.45 h). Seguendo l’altra direzione, si passerebbe per le Grange Marzo (percorso leggermente più lungo: 2.00 h).
Intraprendiamo quindi la stradina che, pochi metri più in alto, incrocia il sentiero per il Rifugio. Lasciamo la mulattiera e imbocchiamo il sentiero che, tornante dopo tornante, attraversa una valle incantevole, dove la vegetazione si esprime rigogliosa! Il cielo sereno permette di ammirare tutto intorno un paesaggio fantastico: la visuale alle nostre spalle si apre su tutta la Valle Susa fino alla Sacra di San Michele e, se non fosse per la foschia, in lontananza si riuscirebbe a vedere perfino la città di Torino!
Giunti al rifugio, quasi in posa per farsi fotografare, incontriamo una splendida coppia di stambecchi. Stanno cambiando il pelo, segno delle temperature che stanno poco a poco aumentando. La giornata, infatti, è molto calda e solo una volta raggiunto il rifugio, un vento teso e freddo ci obbliga a coprirci con indumenti più pesanti.
Dal Rifugio Avanzà, proseguiamo in direzione del Lago delle Savine
Scattate le dovute fotografie alla fauna e alla struttura del rifugio, decidiamo di proseguire per il Passo dei Trinceramenti per raggiungere, successivamente, il Lago delle Savine. Da questo punto in avanti, occorre fare molta attenzione in quanto il sentiero è decisamente esposto e a strapiombo sulla Val Clarea e, soprattutto, si incontrano diversi punti in cui il terreno è franato. Come se non bastasse, nei punti meno esposti al sole, la neve non si è ancora sciolta del tutto.
Affrontiamo, con non poche difficoltà, alcuni passaggi abbastanza critici, superati i quali il sentiero continua meno impervio fino al Passo dei Trinceramenti, ai piedi della Punta della Vecchia. Raggiunto il passo, scorgiamo sotto di noi il Lago delle Savine, ancora quasi completamente ghiacchiato. C’è ancora molta neve lungo il percorso, quindi decidiamo di proseguire solo di alcuni metri, avvicinandoci un po’ al lago per scattare qualche foto panoramica.
Una vista spettacolare si apre sul Vallone delle Savine; il lago è incorniciato da una moltitudine di cime, dal Giusalet ai Tre Denti d’Ambin. Riprendiamo a ritroso il nostro cammino, non prima di fare una capatina sulla Punta della Vecchia, con i suoi resti di reticolati di filo spinato (prestare attenzione) e di una casermetta ormai diroccata.
Lungo la via del ritorno, ci fermiamo per un pasto veloce nei pressi di ciò che rimane del Ricovero Trinceramenti Clapier, risalente al 1906. Il vento, ancora teso e freddo, ci fa riprendere velocemente la discesa fino al Rifugio e poi all’auto, dove, a dispetto delle temperature in quota, ci attende il caldo torrido!
Grazie per aver letto fino a qui!
Di seguito, le immagini e il video di questa emozionante giornata
Il video di questa stupenda escursione
Qui trovate il percorso su mappa 3D
Per scaricare la traccia GPS, potete cliccare QUI
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