Tra storia, leggende e misteri al Monte Musinè da Almese (TO)

NOTE TECNICHE

Partenza: Almese (TO) – Pista tagliafuoco

Monte Musinè: 1.150 m s.l.m.

Tempo di percorrenza: 3,5 h circa A/R

Lunghezza del percorso (A/R): 10 Km circa

Dislivello+ max: 750 m circa

Difficoltà: E

Segnaletica: Bolli bianchi e rossi/Blu – Cartelli

Salita al Monte Musinè da Almese (TO) – Valle di Susa

Il Monte Musinè è una delle cime più basse e conosciute della Valle di Susa. E’ raggiungibile sia dal comune di Caselette (TO) che da Almese (TO). Noi abbiamo scelto la seconda opzione, più panoramica. Il sentiero è di facile percorribilità, seppure abbastanza ripido. In circa due ore, partendo dal parcheggio dove inizia la pista tagliafuoco, si giunge alla croce di vetta: un vero e proprio monumento edificato nel 1.901, tanto grande da essere visibile fin dalla pianura. Monte Musinè da Almese (TO)

La partenza

Raggiunto il comune di Almese (TO), proseguiamo per qualche km in direzione pista tagliafuoco e Agriturismo Monte Capretto. Raggiunto uno spiazzo, parcheggiamo l’auto e seguiamo le indicazioni per il Monte Musinè. Monte Musinè da Almese (TO)

L’Arboreto Didattico

Il tratto iniziale è su strada carrozzabile fino all’Arboreto Didattico di Pian dei Listelli. Si tratta di un percorso didattico inaugurato a settembre 2019 finalizzato a descrivere le specie arboree e la fauna che popolano i boschi del territorio di Almese.

Superato l’arboreto, si incontra il bivio per “Roca Bianca”. Seguiamo il sentiero che, da lì, parte sulla sinistra, fino a raggiungere nuovamente, poco più in alto, la pista tagliafuoco, che continuiamo a seguire voltando a destra.

Proseguiamo per il Monte Musinè da Almese (TO)

Lungo la strada, incrociamo nuovamente il sentiero che sale sulla sinistra in direzione del Colle della Bassetta e del Monte Musinè fino ad incontrare nuovamente un bivio. Proseguiamo sulla destra, seguendo ora le tacche blu che conducono al Monte Musinè da Almese (TO)

Da lì, in circa 30 minuti, raggiungiamo la vetta, sormontata dall’imponente croce edificata nel 1.901 in ricordo della sconfitta di Massenzio ad opera dell’imperatore Costantino, nel 312 d.C.

Racconti, miti e leggende…

Si racconta che, proprio in quel luogo, a Costantino apparve in cielo la scritta “In hoc signo vinces“, che decretò la conversione dell’Imperatore al cristianesimo.

Sono tante le leggende che ruotano intorno a questa montagna. Molte di queste, riguardano la presenza di forze malefiche, demoni e streghe. Si narra, inoltre, dello scorrazzare ogni notte di un carro volante condotto da Erode, costretto all’esilio in cima al Monte Musinè a seguito della strage degli innocenti.
Molte altre storie misteriose riguardano l’avvistamento di ufo e figure aliene dall’aspetto umanoide apparse ad alcuni escursionisti tra bagliori e fasci luminosi.
Una delle spiegazioni più plausibili, ha a che fare con il fatto che il Monte Musinè è in realtà un vulcano inattivo e che negli strati più profondi della roccia sia ancora presente una fonte di gas naturali che causerebbe la formazione di fuochi fatui occasionali.

Quel che è certo, al di là di questo affascinante intreccio tra storia e leggende, è che il percorso fino al Musinè è davvero panoramico e permette una splendida visuale sulla bassa Val di Susa, sul Monte Pirchiriano, ove sorge la famosa Sacra di Sann Michele, e sull’imponente vetta del Rocciamelone.

Di seguito il percorso su mappa 3D

Per scaricare la traccia GPS, potete cliccare QUI

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