Monte e Forte Malamot dalla diga del Moncenisio (TO)
NOTE TECNICHE |
Partenza: Diga del Moncenisio (1.880 m s.l.m.) |
Ricoveri del Giaset: 2.600 m s.l.m. |
Monte e Forte Malamot: 2.917 m s.l.m. |
Tempo di percorrenza: 7 h circa A/R |
Lunghezza del percorso (A/R): 18 Km circa |
Dislivello+ max: 900 m circa |
Difficoltà: E |
Segnaletica: Cartelli, paline e ometti in pietra |
Monte e Forte Malamot dalla diga del Moncenisio (TO)
Caldo soffocante in pianura? Il rimedio migliore è una bella camminata in montagna! In cerca di un po’ di refrigerio, quest’oggi decidiamo di tornare nello splendido scenario del Lago del Moncenisio, in Valle Susa, per raggiungere il Monte e Forte Malamot (2.917 m s.l.m.).
La partenza
Raggiunta la Diga del Moncenisio, parcheggiamo l’auto subito dopo il ponte. Calziamo gli scarponi e “annusiamo l’aria”. La giornata è sicuramente serena, con un bel cielo limpido sopra le nostre teste ma, ahinoi, sembra si stia alzando un vento non particolarmente promettente.
Percorriamo di buon passo il primo, lungo tratto di strada carrozzabile, chiuso alla circolazione dei mezzi a motore. Le nostre sensazioni sul vento, si rivelano, purtroppo, corrette: pochi minuti dopo la partenza, iniziamo a combattere con folate tanto forti da spostarci! Il percorso è decisamente facile, non presentando elementi tecnici nemmeno lungo il sentiero, che intercettiamo diverse centinaia di metri dopo l’imbocco della sterrata.
Tuttavia, il vento forte ci rende le cose particolarmente difficili…e presto si rivelerà non essere l’unico ostacolo!
Nevai…nevai…e ancora nevai…
Continuiamo a salire cercando faticosamente di opporci al vento fino a quando, per rendere la situazione ancora più disagevole, ci imbattiamo nel primo di una lunga serie di nevai. Sprofondando abbondantemente nella neve molle, raggiungiamo con non poche difficoltà gli ex ricoveri militari del Giaset (2.600 m s.l.m.), da cui ci rendiamo conto di quanto sia ancora lontana la cima del Monte e Forte Malamot, soprattutto considerata la lentezza con cui stiamo procedendo a causa del vento e della neve!
Mi sento molto scoraggiata: doveva essere una piacevole escursione e si sta rivelando una vera e propria tortura! Spronata da Riccardo, mi faccio forza e cerco di automotivarmi. Continuiamo a salire, cercando una strada lungo i traversi innevati. Incontriamo un altro piccolo gruppo di persone, che procede lentamente; ad aprire la strada, l’unico sant’uomo con le ciaspole! Ci spiegherà che aveva pensato di lasciarle a casa, convinto (come del resto noi e gli altri) che non ci sarebbe più stata molta neve, ma che poi aveva deciso di portarsele (“Non si sa mai” – aveva pensato…Saggia decisione!!)
L’ultimo sforzo
Siamo ormai vicinissimi alla cima; attraversiamo l’ultimo nevaio ed eccoci lì, al cospetto del Monte e Forte Malamot! Una volta raggiunta la meta, tutta la fatica viene ripagata da uno spettacolo immenso! Tutto intorno a noi, svettano le più belle cime della Valle di Susa, tra cui l’onnipresente vetta del Rocciamelone, paradossalmente quasi completamente sgombra dalla neve!
Non manca una visuale spettacolare sui numerosi laghi sottostanti: il Lago del Moncenisio, purtroppo ancora asciutto in quanto la diga è chiusa per manutenzione, il Lac Blanc, proprio sotto di noi (ancora quasi completamente ghiacciato) e i Laghi Giaset.
Si pranza e si scende!
Restiamo una mezzoretta a goderci il panorama, visitando le strutture militari che sovrastano la vetta. Poco distanti da noi, ci fanno compagnia tre stambecchi, che si godono tranquillamente il paesaggio. Riparati dal vento grazie all’imponente struttura del Forte, ci concediamo un pranzo in tranquillità, scaldati dal sole grazia al quale cerchiamo, anche, di asciugare un po’ gli scarponi zuppi.
Servirà a poco, visto che dovremo riprendere la discesa e la neve, ora, sarà ancora più molle! Raggiungeremo infatti l’auto, come prevedibile, con i piedi completamente a mollo e anche sufficientemente distrutti…
Ne sarà valsa la pena? Beh, ovvio! Giudicate anche voi, dando un’occhiata alle foto e al video! Un abbraccio e alla prossima!
Di seguito il percorso su mappa 3D
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