Facile passeggiata per il Rifugio Troncea su percorso innevato
NOTE TECNICHE |
Partenza: Pragelato- Fraz. Pattemouche (TO) – Area sosta camper Val Troncea – 1.524 m s.l.m. |
Rifugio Mulino di Laval: 1.651 m s.l.m. |
Rifugio Troncea: 1.915 m s.l.m. |
Tempo totale impiegato: 5 h circa |
Lunghezza del percorso (A/R): 8 Km circa |
Dislivello +: 391 m |
Segnaletica: Segnali blu |
Difficoltà: T |
La partenza
Neve ancora instabile, viste le temperature che non vogliono abbassarsi e si accompagnano ad abbondanti precipitazioni settimanali. Volendo evitare di correre rischi, ma spinti dal forte desiderio di montagna, ci dedichiamo ad una facile passeggiata per il Rifugio Troncea su percorso innevato, in Val Troncea (TO).
Parcheggiamo l’auto nei pressi dell’area di sosta attrezzata per i camper, nel comune di Pragelato – frazione Pattemouche (TO). Il percorso è ben indicato e si può scegliere se costeggiare il torrente Chisone sulla destra, passando per la pineta, o sulla sinistra, tenendo la strada che in estate è percorribile in auto fino al rifugio.
Dal momento che la strada è percorsa dalla pista da sci di fondo, per evitare di intralciare gli sciatori, optiamo per il sentiero lungo la pineta, con percorso indicato da segnali blu distribuiti sulle piante.
Il Rifugio Mulino di Laval (1.651 m s.l.m.)
Poche decine di minuti dopo la partenza, raggiungiamo il Rifugio Mulino di Laval, in questo momento chiuso. Dal rifugio, attraversiamo la pista di sci di fondo per portarci, superando il ponte di legno, dall’altro lato del torrente, per poi proseguire in direzione della nostra meta.
La neve è caduta copiosa e, per un primo tratto, sembra avere una compattezza adeguata a reggere il nostro peso anche senza l’utilizzo delle ciaspole.
L’incanto, però, dura poco e d’un tratto ci troviamo ad affrontare il resto della salita su un abbondante strato di neve più cedevole, affondando spesso e volentieri (più o meno) fino al ginocchio. Per fortuna, il paesaggio è così suggestivo da aiutarci a minimizzare la fatica. Il panorama è splendido e, contro ogni previsione, improvvisamente spunta anche il sole ad illuminare la nostra giornata mettendo in risalto la luce bianca della neve a contrasto con il cielo azzurro.
Tornante dopo tornante, raggiungiamo il Rifugio Troncea (1.915 m s.l.m.)
Ci mettiamo circa mezzora in più delle tempistiche indicate dai cartelli ma, considerate le condizioni di salita, ci riteniamo soddisfatti. Poco importa il tempo di percorrenza; quel che conta è aver raggiunto la nostra meta e poterci godere una splendida vista su tutte le montagne circostanti (vista meravigliossa sul Monte Appenna con alle spalle il Barifreddo, cime toccate pochi mesi fa nel corso di questa escursione) e un bel sole caldo sotto il quale pranzare in tutta tranquillità.
Prima, però, presa dall’entusiasmo come una bambina, mi improvviso nella creazione di un Angelo di neve…Del resto si sa che fa bene tornare bambini ogni tanto, no?
Restiamo una mezzoretta a guardarci intorno, incantati dalla meraviglia e dal silenzio che solo in montagna si può trovare; riprendiamo i nostri zaini e scendiamo.
Quella per il Rifugio Troncea è davvero una passeggiata molto semplice e adatta a tutti. Se si hanno le ciaspole, è un percorso dall’impegno decisamente modesto e molto piacevole, perfetto anche per le famiglie con bambini. Perchè non è mai troppo presto per cominciare ad avvicinare un bimbo alla montagna!
A presto!
Di seguito le immagini e il video della giornata
Qui il percorso su mappa 3D
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