Approfittando delle ultime giornate invernali, con le cime ancora innevate, decidiamo di dedicare l’escursione di oggi alla scoperta del Monte Tibert, meta per noi nuova.
La salita al Monte Tibert, in Valle Grana, parte dal Santuario di San Magno e si districa lungo un percorso tecnicamente facile fino alla croce di vetta, a quota 2648 m.
Ancora non lo sappiamo, ma questa giornata ci regalerà un panorama da incorniciare nella memoria!
Che la stagione invernale sta volgendo al termine lo si capisce dalle temperature: solo una settimana fa il termometro è sceso fino a 15-16 gradi sotto lo zero, mentre oggi si inizia ad avvertire un piacevole tepore, che si trasformerà in vero e proprio caldo nelle ore centrali della giornata!
Come sempre, quando decidiamo di andare in montagna, puntiamo la sveglia di buon’ora. Non è certo facile aprire gli occhi, ma la previsione di una bella camminata in alta quota fa la sua parte nel tirarci giù dal letto! Del resto, sempre meglio svegliarsi presto per un’escursione in montagna che non per andare al lavoro, no?
Dopo un’abbondante colazione, saltiamo in auto e ci mettiamo in viaggio verso la nostra destinazione: Castelmagno, appunto.
Dopo aver parcheggiato, cominciamo a seguire il sentiero che parte subito a monte del Santuario. Iniziamo la nostra camminata avvolti dalla nebbia fitta; la galaverna sui fili d’erba e sui radi alberi crea motivi affascinanti.
La neve, seppure presente, non è molta e, via via che le ore passano, diventa sempre più molle.
Siamo un po’ affranti dalla scarsa visibilità e stiamo per rassegnarci a non vedere nulla di quello che avremo intorno una volta raggiunta la cima. Invece, dopo circa un’ora di cammino, sbuchiamo al di sopra delle nuvole e improvvisamente si apre ai nostri occhi un panorama magnifico! Un vero e proprio “mare di nuvole” ci accoglie in tutto il suo maestoso splendore e ci accompagnerà fino in cima.
Ormai la visuale è libera dalla nebbia, così mappa alla mano, decidiamo di abbandonare il sentiero (ci raccomandiamo di evitare di farlo se non si è abbastanza esperti da sapersi orientare in ambiente alpino), puntando dritti alla vetta del Tibert. La salita è molto ripida e la fatica si fa sentire sulle gambe, ma, passo dopo passo, la croce di vetta si avvicina.
Di tanto in tanto volgiamo lo sguardo alla nostra destra; il “mare” è sempre lì, ben presente, bianco e “batuffoloso”…Magnifico!
Giungiamo in vetta dopo poco più di due ore. Siamo in pochi, ma, giusto il tempo di fare qualche scatto e di girare un paio di video, la cima inizia ad affollarsi: molti scialpinisti stanno salendo da un altro versante e, in pochi minuti, intorno alla croce si crea un certo affollamento.
Osservando gli scialpinisti, pensiamo a quanto siano fortunati ad avere gli sci ai piedi: la discesa per loro sarà velocissima e divertentissima, per noi invece un po’ meno!
Restiamo a goderci il panorama ancora per un po’; è assolutamente strepitoso! La pianura è ricoperta dalle nuvole. Laggiù il tempo è uggioso, ma quassù è estate! Le cime delle montagne intorno a noi svettano al di sopra della coltre nuvolosa e il Monviso è il padrone indiscusso, o meglio, il Re, di questo panorama!
Vista la moltitudine di gente in cima, decidiamo di cominciare la discesa e trovare un masso asciutto dove poter pranzare. Panini e acqua sono sempre i benvenuti dopo una faticaccia!
Ripartiamo, decidendo di non seguire l’itinerario della salita, bensì di fare un anello e passare dal Colle Intersile (praticamente seguendo il sentiero che avremmo duvuto mantenere per la salita); da qui, giù verso il Santuario di San Magno e, quindi, la nostra auto.
Le origini di questa struttura restano a tutt’oggi avvolte dal mistero: la prima parte dell’edificio, nota come “Cappella Vecchia”, venne costruita grazie alle donazioni dei fedeli nel lontano 1514.
Sul finire dell’800, nel corso di alcuni lavori di scavo, sotto il pavimento della cappella, venne scoperta un’ara di pietra votata al dio Marte, segno del fatto che il luogo era già dedicato al culto fin dal tempo dei Romani.
L’attuale costruzione, invece, pare avere origini più recenti: la chiesa, in cui ancora oggi si svolgono le funzioni religiose, venne costruita tra il 1704 e il 1716, mentre il porticato venne realizzato tra il 1862 e il 1866.
Ogni anno, il 19 agosto, turisti e pellegrini devoti a San Magno si recano al Santuario in occasione della festa patronale.
E ora, come da consuetudine, vi lasciamo godere degli scatti di questa splendida giornata!
Qui, invece, potete ammirare anche voi quello che abbiamo visto con i nostri occhi tramite la video-escursione.
E qui trovate il percorso su mappa 3D
Clicca QUI per scaricare la traccia GPS.
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