Nella splendida Valle Argentera, saliamo dal Rifugio Alpe Plane al Monte Barifreddo
NOTE TECNICHE |
Partenza: Rifugio Alpe Plane, Sauze di Cesana (TO) – 2.095 m s.l.m. |
Colle Clapis: 2.815 m s.l.m. |
Altitudine Monte Appenna: 2.979 m s.l.m. |
Altitudine Monte Barifreddo: 3.028 m s.l.m. |
Dislivello totale: 933 m circa |
Tempo totale impiegato: 8 h circa |
Lunghezza del percorso (A/R): 8 Km circa |
Segnaletica: Bolli gialli (sentiero 609) fino al Colle Clapis; ometti in pietra fino al Monte Appenna; tracce labili fino al Monte Barifreddo |
Difficoltà: E fino al Monte Appenna; EE dal Monte Appenna al Monte Barifreddo |
Torniamo in Valle Argentera
E’ una delle Valli nostrane che ho più nel cuore, specie in questo periodo, quando i colori dell’autunno iniziano a prendere il sopravvento. Mi riferisco alla Valle Argentera, un vero e proprio quadro tridimensionale dipinto dal più grande di tutti gli artisti: Madre Natura!
Decidiamo di dedicare questa giornata alla salita che dal Rifugio Alpe Plane (2.905 m s.l.m.) porta al Monte Barifreddo (3.028 m s.l.m.). Toccheremo, lungo il percorso, il Colle Clapis (2.815 m s.l.m.) e il Monte Appenna (2.979 m s.l.m.).
La partenza dal Rifugio agrituristico Alpe Plane
Da Sauze di Cesana, seguiamo la strada per Sestriere fino ad imboccare la deviazione per la Valle Argentera. Con un’auto adeguata (fuoristrada o macchina alta), è possibile seguire la sterrata fino al ponte sul torrente Ripa, dal quale, imboccata a sinistra una strada in ripida salita, si giunge al Rifugio. Diversamente, si parcheggia l’auto a Brusà del Plan e si prosegue a piedi.
Prima parte: salita al Colle Clapis e Monte Appenna
Seguendo il sentiero 609, ripido ma facile, che parte dalle spalle del rifugio, ci dirigiamo verso il Colle Clapis. La temperatura è decisamente scesa (siamo a -1°C), ma il cielo terso e il sole ancora molto alto ci fanno sperare in una bella giornata, contrariamente a quella che abbiamo trovato la settimana scorsa salendo al Monte Gimont.
Il percorso, sempre facile, si snoda lungo un sentiero ripido che sale per quelli che fino a qualche settimana fa dovevano essere pascoli verdissimi. Ora, l’autunno sta distribuendo generosamente pennellate di giallo con qualche tocco di rosso. Il contrasto con il cielo azzurrissimo, reso ancora più acceso dalla luce solare, ci regala uno scenario meraviglioso!
Senza particolari difficoltà, raggiungiamo il Colle Clapis (2.815 m) seguendo i bolli gialli e gli ometti in pietra che indicano il percorso fino a raggiungere l’ultimo tratto su facile cresta. Lasciatoci il colle alla nostra sinistra, continuiamo il percorso fino al Monte Appenna (2.979 m), senza difficoltà. Il sentiero è, infatti, molto semplice; scorre per lo più su cresta, lungo tracce di sentiero e rocce.
E ora la parte difficile…
Se fino a questo momento il percorso è stato poco più di una passeggiata (giusto un po’ impegnativa nei tratti di maggior pendenza), da questo momento incontriamo le prime difficoltà. Il percorso che dal Monte Appenna porta al Monte Barifreddo si sviluppa quasi interamente su sfasciumi, ma il problema principale è che non è presente (o quasi) alcuna segnaletica ed è molto facile perdere la traccia. Esattamente quello che è successo a noi, il che ha comportato non poche difficoltà. Il terreno, infatti, se non si riesce a seguire il percorso giusto, è caratterizzato da sfasciumi instabili e bisogna prestare particolare attenzione a non scivolare. A fatica, riusciamo a raggiungere la croce di vetta del Barifreddo (3.028 m), dove tutta la fatica viene ripagata da una visuale meravigliosa e, finalmente, aperta a 360° su tutte le vette circostanti e sulle valli Argentera, Troncea e Germanasca.
Lasciamo la cima del Barifreddo e torniamo all’auto
Dopo aver riposato le gambe e ripreso fiato, e ovviamente dopo aver divorato il pranzo, riprendiamo la discesa, non meno faticosa e impegnativa della salita. Facendo attenzione a non scivolare tra gli sfasciumi, ci portiamo, perdendo quota, fino ad incontrare i pascoli che si ricongiungono, a fondo valle, alla strada per il Rifugio Alpe Plane, da cui riprendiamo l’auto con le gambe e le ginocchia che ringraziano.
Grazie per aver letto fino a qui; vi lasciamo qualche foto e il video di questa escursione. Alla prossima!
Il video dell’escursione…
Qui trovate il percorso su mappa 3D
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