Giro ad anello da Forno Canavese (TO) nelle Valli di Lanzo: Mulino Val e Testa Brusá passando per la Cappella del Bandito e il Santuario di Milani.
NOTE TECNICHE |
Partenza: Borgata Comba, Forno Canavese (TO) – 517 m s.l.m. |
Mulino Val: 746 m s.l.m. |
Madonna della Neve (Cappella): 927 m s.l.m. |
Bandito (Cappella): 990 m s.l.m. |
Testa Brusá: 1.374 m s.l.m. |
Santuario Nostra Signora dei Milani: 918 m s.l.m. |
Tempo totale impiegato: 5 h circa totali |
Lunghezza del percorso (A/R): 20 Km circa |
Dislivello+: 1.000 m circa |
Difficoltà: E |
Escursione ad anello nelle Valli di Lanzo. Da Forno Canavese al Mulino Val e Testa Brusá.
Lungo il percorso, incontriamo la Cappella della Madonna della Neve, la Cappella del Bandito e il Santuario di Nostra Signora dei Milani.
La partenza
Raggiunto il Comune di Forno Canavese (TO), proseguiamo fino a Borgata Comba e parcheggiamo l’auto a bordo strada. Qui prendiamo la strada poderale seguendo le indicazioni per il Mulino Val.
Prima tappa: Mulino Val
Superato un ponticello, percorriamo in salita la carrareccia che conduce al Mulino Val, che raggiungiamo in una quarantina di minuti circa. La struttura è quella tipica di un mulino a vento olandese; la sua edificazione risale al 1969, in memoria di Giuseppe Val, giovane amante dei mulini a vento prematuramente scomparso a causa di un incidente. La costruzione del mulino fu voluta dal padre del ragazzo, imprenditore locale; in seguito, poiché egli non aveva eredi, l’edificio fu acquistato dal Comune di Forno Canavese nel 2022.
Dal pianoro su cui sorge il mulino, abbiamo una vista molto panoramica sulla pianura e sui monti Quinzeina , Soglio (bellissima l’escursione dello scorso novembre, in una giornata dalla luce stupenda!) e Serra.
Seconda tappa: Cappella della Madonna della Neve
Lasciatoci il Mulino alle spalle, proseguiamo su mulattiera verso la Cappella della Madonna della Neve. L’edificio sorge in cima al Monte Sapegna, al confine con i Comuni di Rocca, Levone e Forno Canavese. Costruita nel 1673, a seguito di una terribile epidemia di peste, gode di un’ottima posizione con una bella vista sulla pianura sottostante.
Terza tappa: Cappella del Bandito
Il nostro giro ad anello prosegue ora, sempre su comoda mulattiera, verso la prossima tappa: la Cappella del Bandito. La Cappella, che sorge sull’omonimo Colle, è dedicata alla Madonna con Bambino e ai Santi Barnaba e Pietro Martire.
La data di prima costruzione è fatta risalire al 1671; successivamente, essa ha subito diversi restauri, l’ultimo dei quali a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Proprio su questo Colle, infatti, il 15 Novembre del 1944, si svolse la “Battaglia del Bandito” tra le truppe tedesche situate nella zona di Forno e le brigate partigiane posizionate sopra la frazione La Calma.
Quarta tappa: Testa Brusá
Dal Colle del Bandito siamo a circa 300 m di dislivello dalla prossima meta di questo nostro giro ad anello. Proseguendo lungo la strada sterrata, raggiungiamo il punto più alto dell’escursione di oggi: la cima della Testa Brusà (1351 m) superando facilmente l’ultimo tratto di rocce. Dalla cima godiamo di una vista meravigliosa su Pian Audi, Corio e tutto il vallone scavato dal Malone.
La vetta è sorvolata da alianti e praticanti del parapendio, che aleggiano sopra le nostre teste. Ci fermiamo in cima per mangiare, cercando un punto un po’ riparato dal vento che anche oggi, come d’abitudine, non si fa desiderare.
Dobbiamo affrettarci a consumare i nostri panini perchè il cielo si annuvola in fretta e comincia a nevicare!
Quinta e ultima tappa: Santuario Nostra Signora dei Milani
Ripresi in fretta gli zaini, torniamo sui nostri passi seguendo la sterrata che scende al Colle del Bandito. Da qui, anzichè proseguire verso la Cappella della Madonna della Neve, pieghiamo a sinistra lungo il sentiero che porta a Milani, dove si trova il Santuario di Nostra Signora dei Milani, prossima e ultima meta del nostro giro ad anello.
Il Santuario, con il suo porticato e la sua struttura dalle linee semplici, è l’evoluzione architettonica di un pilone votivo con l’immagine eretto nel XII per ricordare l’apparizione della Madonna ad un pastorello sordomuto che, conseguentemente, aveva riconquistato l’uso dell’udito e della parola.
Ad oggi, il Santuario è meta di numerosi pellegrinaggi, costituendo anche un appoggio per il pernottamento grazie all’annessa foresteria.
Chiudiamo l’anello
Dal Santuario, il nostro giro ad anello termina con la discesa a Borgata Comba tramite la lunga strada asfaltata che scende verso Forno Canavese. Solo nel tratto finale, lasciamo l’asfalto per accorciare di poco il percorso tramite un labile sentiero nel bosco e raggiungere così la nostra auto.
Qui la mappa 3D del Percorso:
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