Al cospetto del Monviso: Rifugio e Lago Alpetto e Lago della Pellegrina
Dopo settimane, finalmente si prospetta una domenica dal meteo gradevole! Peccato che, a causa di un piccolo incidente, io (Anna) debba prestare attenzione a non eccedere con gli sforzi fisici. Tuttavia, questo piccolo intoppo non placa la nostra voglia di immergerci nei colori e nei profumi di un bel paesaggio montano! Fatta un’accurata ricerca, decidiamo per una bella camminata al cospetto del Monviso: Rifugio e Lago Alpetto e Lago della Pellegrina, per dislivello di circa 935 m.
Con la nostra solita sveglia alla quale scattiamo con entusiasmo (ma perchè non è mai così quando suona per andare al lavoro?), carichiamo in auto zaini e scarponi e partiamo alla volta di Oncino, in Valle Po. Raggiunta la frazione Decant, parcheggiamo l’auto alla fine della sterrata e seguiamo il cartello che indica la direzione per il rifugio: sentiero V24 GTA; tempo di percorrenza 2h.
Il sole si sta già facendo largo tra alcune nubi che provano ad avanzare, questa volta avendo la peggio. Il percorso si snoda da subito su un sentiero molto piacevole, che sale dolcemente costeggiando il Rio Alpetto. La segnaletica è frequente e ben visibile e non c’è possibilità di sbagliare. Il paesaggio è davvero incantevole: i colori cominciano ad essere accesi e sgargianti ed è tutto un tripudio di timidi fiorellini che spiccano tra i fili d’erba ormai verdi.
In poco tempo, attraversiamo un valloncello lungo il quale il Rio Alpetto dà il meglio di sè, presentandosi in tutto il suo splendore! L’acqua abbondante attraversa la distesa verde in un paesaggio che lascia incantati! Ci fermiamo, naturalmente, per le dovute riprese fotografiche. Ripreso il cammino, proseguiamo lungo il sentiero, sempre ben segnalato, che da questo punto in avanti si fa un po’ più ripido. Rimane comunque un percorso semplice, che non richiede particolari abilità; in poco tempo, raggiungiamo il Rifugio Alpetto (2268 m s.l.m.), che troviamo aperto. Chiusi, invece, il locale invernale e il Museo adiacenti. In prossimità del rifugio, spicca l’omonimo lago, che si presenta ancora in buona parte ghiacciato. Lo spettacolo è impagabile! Il sole illumina la vallata, dando vita a riflessi e contrasti che non si vedevano da un po’.
La giornata tanto gradevole e le energie ancora alte, ci invogliano a proseguire il nostro cammino. Seguiamo le indicazioni per il Rifugio Quintino Sella, con l’idea di raggiungere il Lago della Pellegrina che, abbiamo letto, si incontra lungo il percorso a circa un’ora dall’Alpetto.
Il sentiero prosegue con tratti un po’ più ripidi, ma non è mai troppo impegnativo; il panorama che ci circonda, non può che rendere ancora più gradevole questa giornata già da incorniciare! Raggiunto un altro pianoro circondato dai monti e costellato da rivoli d’acqua, ci troviamo al cospetto di un’imponente e meravigliosa cascata! Anche qui, impossibile non spendere un significativo lasso di tempo per le foto e i video di rito prima di riprendere nuovamente il cammino.
Continuiamo la salita e incontriamo ancora qualche lingua di neve che attraversiamo facilmente. L’ultimo tratto, prima di giungere al lago, si svolge prevalentemente su sfasciumi di roccia; il percorso è indicato da ometti in pietra che spiccano qua e là. I colori, rispetto al paesaggio che ci siamo lasciati alle spalle, iniziano a cambiare: non più il verde della vegetazione rigogliosa, ma il grigio della roccia che caratterizza il territorio del Re di Pietra. Ed eccolo lì, proprio davanti a noi, che ci accoglie al suo cospetto: il Monviso con accanto il suo fratellino, il Viso Mozzo.
Raggiunto il Lago della Pellegrina (2535 m s.l.m.), proprio ai piedi del passo delle Sagnette, il cielo comincia ad annuvolarsi e il vento si fa sentire. Ci fermiamo per consumare il nostro pranzo circondati da un panorama splendido! Purtroppo il lago è ancora prevalentemente coperto di ghiaccio e non è possibile apprezzare il riflesso dei monti circostanti nelle sue acque. Ciò non toglie lo stupore e la meraviglia a cui abbiamo la fortuna di assistere!
Scattate altre fotografie e riempitici gli occhi di tanta poesia, decidiamo di riprendere la strada del ritorno. Le condizioni meteo stanno cambiando, come era previsto. Infatti, in poco tempo, ci troviamo avvolti da una nebbia che sembra portarsi via, come fosse stato un sogno, tutto lo splendore di cui abbiamo, per fortuna, goduto al mattino!
Speriamo di poter condividere con voi le emozioni e le sensazioni che abbiamo provato durante questa magnifica giornata attraverso le immagini qui sotto!
Grazie per aver letto fino qui e alla prossima!
E, ricordate…FATE QUELLO CHE VI FA STARE BENE!
Qui sotto, il bellissimo video
Qui trovate il percorso su mappa 3D
Per scaricare la traccia GPS, potete cliccare QUI
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