Escursione al nuovo Bivacco Berrone e Cima del Vallonetto in Valle Susa (TO).
| NOTE TECNICHE |
| Partenza: Colletto Pramand (TO) – 2.087 m s.l.m. |
| Ricoveri Vin Vert: 2.536 m s.l.m. |
| Laghi del Vallonetto: 2.800 m circa s.l.m. |
| Cima del Vallonetto e Bivacco Gianfranco Joannas: 3.216 m s.l.m |
| Bivacco Stefano Berrone: 2.850 m s.l.m |
| Tempo totale impiegato: 6 h circa totali (tempo in movimento) |
| Lunghezza totale del percorso: 12 Km circa totali |
| Dislivello+: 1.100 m |
| Difficoltà: E fino al Bivacco Berrone; EE dal Bivacco alla Cima del Vallonetto |
| Segnaletica: Cartelli, Bolli, Ometti in pietra. Segnavia n.717/717a |
Dopo aver letto dell’inaugurazione, nell’ottobre del 2023, del nuovo Bivacco intitolato a Stefano Berrone, giovane valsusino (di Sauze d’Oulx) deceduto nel 2022 in un incidente con il parapendio, decidiamo di andare a visitare questo piccolo origami incastonato nelle Alpi, ai piedi della Cima del Vallonetto.
La partenza
Raggiungiamo il Colletto Pramand lungo la strada sterrata (Strada militare Fenil-Pramand-Föens-Jafferau) che parte dalla borgata Moncellier, nel Comune di Salbertrand (TO). Parcheggiata l’auto in uno slargo a lato della strada, ci incamminiamo verso la Galleria dei Saraceni.
La Galleria del Pramand, o Galleria dei Saraceni
Pochi metri dopo il punto in cui abbiamo parcheggiato, giungiamo all’ingresso della Galleria del Pramand, conosciuta con il nome popolare di “Galleria dei Saraceni“. La galleria, lunga 876 metri, fu scavata tra il 1924 e il 1929 per proteggere la strada militare dalla caduta di massi e detriti provenienti dalle pareti sovrastanti. La si percorre nel buio più totale, quindi è necessario munirsi di una buona torcia.
Usciti dal tunnel, ci troviamo in un contesto paesaggistico meraviglioso, con il sole che splende illuminando tutta la Valle! Raggiungiamo, di lì a poco, i ruderi dell’ex Caserma del Seguret, continuando a percorrere la strada sterrata fino a incontrare, sulla destra, il sentiero che sale verso destra (Sentiero n.717).
Salita ripida fino ai Ricoveri Vin Vert
Il sentiero che percorriamo è facile, ma piuttosto ripido e saliamo velocemente di quota fino al pianoro su cui sorgono i Ricoveri Vin Vert, in un tripudio di fiori coloratissimi.
Subito dietro i ruderi, parte il sentiero 717a per la Cima del Vallonetto, sempre ben segnato dalla presenza di bolli bianchi e rossi.
I Laghi del Vallonetto e…il Bivacco Berrone!!
Percorriamo il sentiero mentre il sole sta lentamente cedendo il passo alle nuvole, pertanto, contrariamente all’idea iniziale di raggiungere prima il bivacco e poi salire sulla Cima del Vallonetto, decidiamo di affrontare prima la salita fermandoci poi, successivamente, al bivacco.
Raggiungiamo il primo dei Laghi del Vallonetto, seguito dagli altri due. Sulle sponde dell’ultimo, ecco spiccare il tetto scintillante del Bivacco Stefano Berrone!
Nevai e percorso in cresta fino alla base della Cima del Vallonetto
Dal sentiero, superando alcuni tratti di nevaio, ci portiamo su una bellissima cresta, dalla quale abbiamo una vista ancora più spettacolare sui laghi e sul bivacco, che ci lasciamo lentamente alle spalle, fino a raggiungere la base da cui parte la salita per la Cima del Vallonetto.
Il primo tratto della salita è piuttosto semplice, anche se occorre prestare un po’ di attenzione al terreno detritico e sabbioso. Ad un certo punto, la situazione si fa più delicata: il sentiero sparisce, coperto da rocce e sfasciumi franati e da residui di neve. L’ultimo tratto di salita è particolarmente infido, con la terra che ad ogni passo sembra franare sotto i nostri piedi…
Raggiungiamo finalmente la vetta!
Con molta cautela, e anche una certa quota di tensione, raggiungiamo finalmente il Bivacco Gianfranco Joannas (3.216 m), dedicato alla memoria dell’ex sindaco di Exilles, deceduto nel 2008 in un incidente sulle montagne francesi. Il bivacco è collocato proprio sotto la punta della Cima del Vallonetto, da cui si apre una bellissima vista a 360° che oggi, purtroppo, è in parte coperta. Nuvole e nebbia stanno infatti salendo velocemente e, vista la discesa che ci aspetta, decidiamo di soffermarci solo pochi minuti, il tempo di scattare un paio di foto.
Scendiamo con…rapida cautela
Visto il meteo in peggioramento, dobbiamo essere rapidi nel percorrere la discesa almeno fino al vallone sottostante, dove sorge il Bivacco Berrone. Con molta cautela, ripercorriamo il tratto di sfasciumi che di tanto in tanto frana sotto gli scarponi e ci riportiamo in zona sicura. Da lì, il percorso fino al bivacco è una passeggiata e possiamo rilassarci!
Pranzo al Bivacco Stefano Berrone
Se da lontano era bello, man mano che lo avviciniamo, questo piccolo gioiello incastonato tra i monti ci sorprende sempre di più!
Realizzato in legno e alluminio, il Bivacco Berrone sembra un origami e ricorda la forma di una tenda. La sua particolarità è che, per entrarci, bisogna salire su una scaletta in legno e poi inginocchiarsi in quanto il tetto è molto basso; è possibile alzarsi in piedi solo in corrispondenza del punto centrale, dove è presente un pozzetto a base quadrata.
Dotato di 8-10 posti letto, offre una visuale pazzesca sul panorama che lo circonda grazie alle sue ampie vetrate. L’interno è caldo e confortevole, l’ideale per goderci il pranzo e concederci una pausa prima di riprendere la discesa fino all’auto, che si svolgerà sullo stesso itinerario percorso in salita.
Di seguito, la documentazione fotografica, il video e la traccia GPS che potete scaricare gratuitamente.
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Grazie per la lettura e, come sempre, ci troviamo qui con la prossima escursione!
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