Escursione ad anello per la Colma di Mombarone partendo da Trovinasse (TO)
NOTE TECNICHE |
Partenza: Trovinasse, Fraz. di Settimo Vittone (TO) – 1.374 m s.l.m. |
Rifugio Mombarone: 2.312 m s.l.m. |
Colma di Mombarone: 2.371 m.s.l.m. |
Punta Tre Vescovi: 2.347 m s.l.m. |
Colle della Lace: 2.121 m s.l.m. |
Col Giassit: 2.024 m s.l.m. |
Tempo totale di percorrenza: 7 h circa (comprese le soste) |
Lunghezza totale del percorso: 12 Km totali |
Dislivello+ max: 1.000 m circa |
Difficoltà: EE |
Segnaletica: Segnavia n. 858 |
Splendida escursione ad anello per la Colma di Mombarone partendo da Trovinasse (TO), con passaggio dal Rifugio Mombarone, Punta Tre Vescovi, Colle della Lace, Col Giassit e rientro a Trovinasse.
A metà percorso, veniamo travolti da un’abbondante nevicata!
La partenza
Superato il Comune di Settimo Vittone (TO), proseguiamo fino alla frazione Trovinasse, dove parcheggiamo le auto e intraprendiamo il Sentiero n. 858 in direzione Colma di Mombarone.
La Compagnia…dell’anello…
Anche oggi non siamo soli in questo splendido giro. A vivere questa avventura insieme a noi, alcuni dei ragazzi conosciuti in occasione della salita al Rifugio Magià, lo scorso febbraio. Sono Patrizia e Flavio (con i quali abbiamo fatto qualche recente uscita) Salvatore, Matteo, Claudia e Paolo.
Dopo una bella colazione insieme, siamo pronti per partire verso la prima tappa della giornata: Il Rifugio Mombarone, poco sotto l’omonima vetta.
Rifugio Mombarone e Colma di Mombarone
La mattinata è piuttosto fresca, ma dritto davanti a noi, ancora coperto dai massicci montuosi, sta spuntando il sole. Ci dirigiamo velocemente in quella direzione, sperando di trovare un po’ di calore non appena saremo coperti dai primi raggi.
Per fortuna, è proprio quello che accade: il sole è infatti già caldo e basta proseguire di pochi metri per cominciare a sentire la necessità di togliere qualche strato.
Superando il Lago di Mombarone, che si presenta, purtroppo, quasi del tutto asciutto, in circa due ore e 15 minuti (perdendo per un attimo il sentiero e salendo quindi dritto per dritto), raggiungiamo il Rifugio Mombarone, a quota 2.312 m. Facciamo una breve sosta per scattare qualche foto e fare un volo con il drone per poi riprendere in spalla gli zaini e salire i pochi metri che ci separano dalla vetta, la Colma di Mombarone, a quota 2.371 m.
La Colma di Mombarone – Statua del Cristo Redentore |
Considerata il simbolo della Valle Elvo, questa cima gode di una collocazione davvero particolare: dal punto di vista amministrativo, fa parte del Piemonte e tocca le province di Torino (Comune di Settimo Vittone) e di Biella (Comuni di Donato e Graglia); dal punto di vista morfologico, invece, segna l’inizio della Regione Valle d’Aosta. Questa cima è facilmente riconoscibile grazie alla statua del Cristo Redentore che la sovrasta. Il monumento originale, alto 19 metri, venne distrutto da un fulmine nel 1948 e fu poi ricostruito nel 1991. La statua rappresenta un omaggio, appunto, a Gesù Cristo Redentore, a seguito del voto annunciato nel 1896 da Papa Leone XIII, che volle consacrarGli 19 monti (il numero dei secoli della redenzione) sparsi sul territorio italiano. La scelta, per il Piemonte, della Colma di Mombarone è dovuta alla sua posizione dominante sulla pianura. |
Altra tappa: la Punta Tre Vescovi
Firmato il libro di vetta, siamo richiamati dalla cima che spicca proprio a pochi metri da noi: la Punta Tre Vescovi (2.347 m). Sarà quella la nostra prossima tappa, che raggiungeremo in pochissimi minuti percorrendo una cresta in parte innevata. Solo nell’ultimo tratto, la salita si fa ripida, ma il panorama di cui si gode dalla vetta, vale assolutamente ogni sforzo.
Il nome di questa vetta è dovuto al fatto che vi si incontrano tre diocesi (Ivrea, Biella e Aosta), tre Province (Torino, Biella e Aosta) e tre Comuni (Graglia, Lillianes e Settimo Vittone, rispettivamente appartenenti alle Province di Biella, Aosta e Torino). Ogni due anni, con percorso di salita differente in ogni occasione, le pro loco dei tre Comuni organizzano un raduno denominato “Tre paesi in quota”.
Guardiamo in direzione della prossima tappa, il Colle della Lace. In lontananza, il cielo non promette niente di buono: nuvoloni densi e neri sovrastano il percorso che ci attende, pertanto, volendo superare il Colle della Lace prima che il tempo peggiori, ci affrettiamo a rimetterci in cammino.
Passaggi attrezzati verso il Colle della Lace
Scesi dalla Punta Tre Vescovi, sotto un cielo minaccioso, ci dirigiamo lungo un saliscendi piuttosto lungo, verso il Colle della Lace. Il sentiero, in alcuni punti, è un po’ esposto e presenta un tratto in discesa attrezzato di corda fissa; nulla di infattibile, prestando le dovute cautele.
Scesi dal Colle, dopo esserci tolti la parte più lunga e impegnativa di tutto il percorso, decidiamo, finalmente, di fermarci per mangiare. Saggia decisione quella di esserci tolti il tratto più esposto prima della sosta perchè, proprio mentre stiamo mangiando, quelli che erano alcuni flebili fiocchi di neve sparsi qua e là si trasformano in breve in una nevicata degna del mese di gennaio, costringendoci a fare su in fretta e furia le nostra cose per rimetterci in cammino.
Nevicata pazzesca verso il Col Giassit!
A passo svelto, percorriamo il sentiero che scende verso il Col Giassit. Per fortuna il percorso non presenta ostacoli o difficoltà tecniche, salvo molti punti resi scivolosi dalla neve che sta coprendo l’erba (infatti non ci facciamo mancare qualche scivolone!).
Ironia della sorte, giunti quasi al termine dell’escursione, oltrepassato il confine della Valle d’Aosta per rientrare in Piemonte, veniamo accolti da un cielo che poco a poco si apre, lasciando nuovamente spazio al sole con cui eravamo partiti.
Ancora pochi chilometri e chiudiamo il nostro anello per la Colma di Mombarone giungendo, nuovamente, a Trovinasse, dove recuperiamo le auto.
Ricorderemo questa escursione come una delle più belle mai fatte, per la varietà del paesaggio, per il percorso stimolante e per la splendida compagnia, che ha reso ancora più fantastica questa meravigliosa esperienza!
Come sempre, trovate qui sotto le immagini, il video e la traccia GPS.
Grazie per la lettura e alla prossima!
Qui sotto la mappa in 3D del percorso:
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Le informazioni contenute in questa pagina hanno carattere puramente indicativo e possono contenere errori o inesattezze. Prima di cominciare l’escursione, accertarsi sempre delle effettive condizioni del percorso e delle condizioni meteo. Scegliere sempre escursioni adatte alle proprie capacità e al proprio allenamento. Si declina ogni responsabilità per fatti derivanti dall’utilizzo delle informazioni contenute in questa pagina.