Anello delle borgate esplorando abitazioni abbandonate
NOTE TECNICHE |
Partenza: Roreto – Fraz. di Roure – Val Chisone (TO) |
Chezalet: 1.323 m s.l.m. |
Casette: 1.487 m s.l.m. |
Chasteiran: 1.594 m s.l.m. |
Sappè: 1.337 m s.l.m. |
Tempo di percorrenza: 4 h circa A/R |
Lunghezza del percorso (A/R): 10 Km circa |
Dislivello+: 726 m circa |
Difficoltà: E |
Vallone di Bourcet in Val Chisone
Siamo alle solite! Dopo una settimana di meteo relativamente clemente, arriva il week end e…Peggioramenti in vista! Per la nostra escursione decidiamo, quindi, di fare un bel giro ad anello tra le borgate abbandonate del Vallone di Bourcet in Val Chisone (TO).
Nel corso della II Guerra Mondiale, questa zona fu teatro di importanti combattimenti tra le truppe nazifasciste e i partigiani locali che, sotto la guida del Sergente Maggiore degli Alpini Maggiorino Marcellin, tentarono strenuamente di difendere la valle dall’invasione tedesca. Per approfondire la storia di questo Vallone, trovate a fondo pagina il video con la descrizione dettagliata.
La partenza
Parcheggiamo l’auto nella frazione Roreto di Roure, in Piazza del Mulino e, seguita per un breve tratto a piedi la Statale, ci addentriamo in un vicoletto che conduce al passaggio su un ponticello che attraversa il torrente Chisone, seguendo l’indicazione per Bourcet. Proseguendo lungo la mulattiera, ci troviamo immediatamente immersi in un’atmosfera magica: la neve, che sta ancora cadendo, avvolge il paesaggio in un’incantevole abbraccio ovattato.
Il sentiero
Troviamo presto un cartello che ci indica la deviazione per le borgate di Chezalet e Chasteiran, lungo un sentiero che si presenta subito ripido e non particolarmente facile a causa della neve che ricopre il terreno roccioso rendendolo scivoloso.
Borgata Chezalet (1.323 m s.l.m.)
Raggiungiamo in breve la prima borgata: Chezalet. Ne esploriamo le case, diroccate e abbandonate ma ancora “vive”: sembra, infatti, che tutto sia stato lasciato lì all’improvviso poco tempo prima del nostro passaggio! Indumenti, stoviglie e suppellettili riempiono stanze dalle pavimentazioni crollate e dalle porte e finestre divelte. Tutto ha un aspetto così decadente ma, al contempo, così suggestivamente vivo!
Proseguiamo, riprendendo la strada asfaltata, verso la seconda borgata, quella di Casette.
Borgata Casette (1.487 m s.l.m.)
Ci addentriamo, poi, nel minuscolo borgo di Casette, dove le case sono quasi del tutto crollate. Anche questa borgata racconta la vita dei contadini del posto: stalle e fienili sovrastano stanze adibite a focolare domestico e camere da letto ancora ammobiliate, seppur distrutte.
Esplorate le poche abitazioni del borgo, proseguiamo verso la più grande borgata del Vallone: Chasteiran, dove ha sede anche il Rifugio Serafin, al momento chiuso per la stagione invernale.
Borgata Chasteiran (1.594 m s.l.m.)
La borgata di Chasteiran è l’unica rimessa praticamente a nuovo: le case, così come la caratteristica chiesetta, sono per la maggior parte ristrutturate soprattutto grazie all’opera di Ivo, uno degli abitanti del borgo che da qualche anno si dedica a ridare vita al borgo attraverso la coltivazione di patate di montagna, erbe officinali e piccoli frutti.
Proseguiamo, per concludere il nostro anello, verso la borgata Sappè, scendendo lungo un sentiero particolarmente ripido, reso impervio dal terreno scivoloso sotto il sottile strato di neve che ne ricopre le rocce. Mi pento di aver lasciato i bastoncini in macchina, pensando che non mi sarebbero serviti!
Borgata Sappè (1.337 m s.l.m.)
Il piccolo borgo di Sappè è quasi del tutto crollato. Restiamo colpiti, a dispetto di ciò, da una sola abitazione, dove il tempo sembra davvero essersi fermato poco tempo fa: all’interno, un tavolo coperto da una cerata impolverata ma intatta, una scopa in saggina praticamente nuova, seggiole, taniche, un secchio e una caffettiera ancora in ottime condizioni!
Sulla via del ritorno…una sospresa inaspettata!
Lungo la strada che ci ricondurrà alla piazzetta di Roreto, restiamo incantati da un paesaggio mozzafiato! Camminiamo immersi in un mondo fiabesco tra alberi ricoperti dalla neve, cascate e candelotti di ghiaccio aggrappati alle pareti rocciose…Magia! Pura magia!
Vi suggeriamo di perdervi, insieme a noi, nelle immagini e nel video che raccontano la vita di queste antiche (ma neanche poi così tanto) borgate…
Grazie, come sempre, per la lettura! Alla prossima!!
Di seguito il percorso su mappa 3D
Per scaricare la traccia GPS, potete cliccare QUI
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