Colle della Terra, Colle della Porta e Bivacco Giraudo
NOTE TECNICHE |
Partenza: Laghetti delle Losere – Strada per il Nivolet (TO) – 2.461 m s.l.m. |
Difficoltà: EE |
Colle della Terra: 2.905 m s.l.m. |
Lago Lillet: 2.765 m s.l.m. |
Colle della Porta: 3.005 m s.l.m. |
Bivacco Giraudo: 2.630 m s.l.m. |
Tempo di salita dai Laghi Losere al Colle della Terra: 2.00 h circa |
Salita dal Colle della Terra al Colle della Porta: 1.00 h circa |
Dal Colle della Porta al Bivacco Giraudo: 50′ secondo indicazioni. Tempo occorso a noi: 1.35 h circa |
Lunghezza totale del percorso: 23 km circa A/R |
Segnaletica: Sentiero 550 (tacche bianche e rosse) |
Colle della Terra, Colle della Porta e Bivacco Giraudo
Ultimamente ho come l’impressione che il tempo scorra più velocemente. Non so se sia una cosa bella, non l’ho ancora capito…Sta di fatto che, almeno, giunge presto il week end, che per noi significa rinnovare il nostro appuntamento con la montagna! Questa settimana scegliamo la Valle Orco, dalla quale manchiamo da un po’. Incuriositi da alcune immagini e descrizioni trovate sul web, consultiamo la cartina e definiamo i confini della nostra escursione: Colle della Terra, Colle della Porta e Bivacco Giraudo.
Come ormai da rituale, il venerdì sera si prepara tutto, si punta la sveglia presto e il mattino seguente, dopo una bella colazione, si parte!
La partenza
Caricati zaini, scarponi e tutto l’occorrente, partiamo alla volta del meraviglioso Parco Nazionale del Gran Paradiso. Oltrepassati il Lago di Ceresole, che troviamo particolarmente asciutto, il Lago Serrù e il Lago Agnel, parcheggiamo l’auto in un piccolo spiazzo lungo la strada per il Pian del Nivolet, in prossimità dei Laghi Losere (2.461 m s.l.m.). L’aria è frizzante, pertanto ci incamminiamo di buon passo nel tentativo di alzare un po’ la temperatura corporea.
Prima tappa: Colle della Terra (2.905 m s.l.m.)
Giunti ai Laghetti delle Losere, a circa 5 minuti dal parcheggio, incontriamo i primi cartelli segnaletici, che indicano il sentiero per il Colle della Terra, Colle della Porta e Bivacco Giraudo. Il sentiero è il numero 550, indicato da tacche bianche e rosse.
Il percorso si presenta inizialmente pianeggiante, snodandosi su comoda mulattiera, l’ex strada Reale di caccia composta da comodi lastroni di pietra piatti e larghi. Di lì a poco, facciamo un piacevole incontro con un maestoso stambecco e i suoi due cuccioli. Riusciamo a fotografarne uno, che pare mettersi in posa, mentre l’altro si allontana velocemente.
Riprendiamo il cammino lungo un saliscendi tecnicamente facile fino alla prima tappa: il Colle della Terra (2.905 m s.l.m.). Lo si raggiunge in circa un paio d’ore dal parcheggio; il percorso è molto semplice e non troppo faticoso. Le pendenze, infatti, non sono mai esagerate e si alternano salite e discese che permettono di tenere un buon passo senza stancare molto le gambe.
Lago Lillet (2.765 m s.l.m.)
Facciamo una breve sosta per scattare qualche fotografia e consumare uno snack per poi riprendere la nostra strada. Scendiamo di poco più di 100 m e ci troviamo al cospetto del piccolo, ma incantevole Lago Lillet, a 2.765 m s.l.m., incastonato tra la Vetta di Punta Foura e la Testa del Grande Etret. Lo ammiriamo in tutta l’intensità del suo color turchese, a tratti reso più scuro dall’annuvolarsi del cielo. Il richiamo fortissimo a fare un tuffo viene zittito dall’alzarsi del vento e dalla necessità di proseguire il percorso verso la nostra seconda tappa: il Colle della Porta.
Seconda tappa: Colle della Porta (3.005 m s.l.m.)
Lasciatoci il Lago Lillet alle spalle, continuiamo a scendere tra ripidi tornanti. Ci passa per la mente il pensiero che al ritorno, questa “simpatica” discesa sarà una tosta salita, ma evitiamo di soffermarci su questa scomoda verità e tiriamo dritti per la nostra strada. Perdiamo diversi metri di quota per poi cominciare a risalire lungo la mulattiera reale che, a tratti, si stringe in un tortuoso sentiero per proseguire poi, fino al Colle della Porta (3.005 m s.l.m.), tra rocce detritiche e sfasciumi. Dal colle, in lontananza, scorgiamo tra le nubi un puntino giallo: è il Bivacco Giraudo, che un cartello indica a 50′ di distanza.
A giudicare dalla distanza, ci sembra davvero improbabile che riusciremo a raggiungerlo in così poco tempo; decidiamo comunque di incamminarci, proponendoci di valutare strada facendo se continuare fino alla meta o fermarci prima.
Proseguiamo verso il Bivacco Giraudo (2.630 m s.l.m.)
Riprendiamo il nostro pecorso, ora nuovamente in discesa, prima lungo la mulattiera e poi per sfasciumi e tratti di sentiero dal terreno friabile. Incontriamo un ostacolo non previsto: un bel nevaio è adagiato proprio nella conca che termina a fondo valle per poi risalire verso il pianoro su cui sorge il Bivacco. Dopo qualche attimo di esitazione, valutiamo che il nevaio è facilmente aggirabile piegando leggermente alla nostra sinistra e perdendo qualche metro di quota. Riprendiamo, poi, a salire e, dopo una lunga ed estenuante camminata, incontriamo, finalmente, il Lago della Piatta e, poco distante, il Bivacco Giraudo a 2.630 m s.l.m. E’ davvero minuscolo, ma decisamente ben attrezzato, con i suoi 6 posti letto.
Finalmente, possiamo sederci, riposare le gambe e riprendere fiato. Non ci tratteniamo comunque a lungo: il tempo di mangiare, scattare qualche fotografia allo splendido paesaggio lunare che ci circonda, e riprendiamo i nostri passi, consapevoli che ci aspetta ancora una lunghissima strada.
Realizziamo, infatti, che dal Colle della Porta al Bivacco abbiamo impiegato più di un’ora e mezza, a dispetto dei 50′ indicati dal cartello.
Si torna al parcheggio…Devastati!!!
Con ben poca voglia, ci incamminiamo per percorrere a ritroso il sentiero di andata. Il lunghissimo saliscendi si fa sentire sulle gambe stanchissime fino al Colle della Porta, che sembra non arrivare mai!
Nuovamente, raggiungiamo il Lago Lillet, ora completamente illuminato dal sole e, quindi, di un azzurro intensissimo, grazie al cielo che ci si specchia sgombro dalle nubi! Con un ulteriore sforzo, ci portiamo nuovamente al Colle della Terra, in cima ad una devastante salita fra tornanti dal terreno friabile.
Ripreso fiato, continuiamo la lunga discesa fino al parcheggio, dove raggiungiamo l’auto, dopo circa 9 ore di cammino, distrutti ma felici!
Qui sotto il video dell’escursione
Qui trovate il percorso su mappa 3D
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Le informazioni contenute in questa pagina hanno carattere puramente indicativo e possono contenere errori o inesattezze. Prima di cominciare l’escursione, accertarsi sempre delle effettive condizioni del percorso e delle condizioni meteo. Scegliere sempre escursioni adatte alle proprie capacità e al proprio allenamento. Si declina ogni responsabilità per fatti derivanti dall’utilizzo delle informazioni contenute in questa pagina.
Le escursioni sono effettuate sotto l’esclusiva responsabilità dei singoli escursionisti.