Percorso delle Cave di Gesso di Signols
Rieccoci con una nuova escursione…E con la solita sf.. sfortuna del week-end! Ma, diteci, capita solo a noi? Tempo splendido tutta la settimana e poi, giunti al venerdì sera, il cielo comincia ad annuvolarsi e nel fine settimana sono previsti temporali, nuvole, temperature in calo, invasione delle locuste e pioggia di fuoco e ghiaccio!! Nuovamente, quindi, la scelta non puù che ricadere su una meta a bassa quota e non esposta. Che, per carità, nulla da togliere alla bellezza dei boschi e alle passeggiate in mezzo alla natura…Ma noi fremiamo dalla voglia di scarpinare e raggiungere qualche cima!! In ogni caso, ci lasciamo incuriosire dal Percorso delle Cave di Gesso di Signols, in Valle Susa, nei pressi di Oulx (TO).
Raggiungiamo, quindi, la borgata di Signols, base di partenza della nostra escursione. Percorsa per un breve tratto una sterrata che consigliamo di fare solo con un’auto abbastanza alta, abbandoniamo il veicolo per seguire il sentiero ben segnalato sin dall’inizio.
Ci imbattiamo immediatamente in un bivio, dove due cartelli indicano il percorso per le cave: il sentiero più ripido a destra, oppure, superando una sbarra che vieta il passaggio ai mezzi motorizzati non autorizzati, la carrareccia, dalla pendenza più dolce.
Optiamo per la strada, intenzionati a completare l’anello che ci farà seguire il sentiero più ripido per la discesa. Attraversiamo il bosco di larici, soffermandoci più e più volte per ammirare e fotografare gli scenografici giochi d’acqua lungo il percorso del Rio della Comba. Nel seguire le indicazioni per la cave, spesso abbandoniamo per qualche tratto il sentiero, addentrandoci nel bosco rapiti dai suoni e dai profumi che ci circondano!
Il percorso si snoda su circa 400 m di dislivello. Per la lunghezza di un paio di chilometri, incontriamo i resti di due teleferiche, gallerie, carrelli, binari e tralicci. Il tutto racconta di un’interessante e ingegnosa archeologia industriale! Accanto ad ogni reperto e ad ogni cava, la presenza di bacheche ben dettagliate ne descrive la storia e la geologia. Apprendiamo che, oltre al gesso, estratto fino agli anni ’60, sono stati trovati tantissimi altri minerali di quarzo, rutilo, albite, anatasio, brookite e altri.
Continuando lungo il sentiero, poco prima di terminare il giro ad anello, facciamo una sosta per mangiare e riprendiamo la discesa verso l’auto. Inaspettatamente, veniamo sorpresi da un magnifico salto d’acqua lungo una parete rocciosa, che confluisce in una piccola piscina naturale presso la quale ci fermiamo ancora per qualche scatto.
Certo, non possiamo nascondere la nostra passione per le cime panoramiche, ma anche passeggiare nei boschi ha il suo perchè e può regalare grandi emozioni! Giudicate anche voi, dalle immagini e dal video seguenti…
Grazie, come sempre, per averci seguito fino qui!
Qui sotto, il video
Qui trovate il percorso su mappa 3D
Per scaricare la traccia GPS, potete cliccare QUI
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