Dopo un primo fallimento a causa del meteo avverso, ritentiamo la salita invernale al Rifugio Miserin, nel Comune di Champorcher (AO)
NOTE TECNICHE |
Partenza: Champorcher, Frazione di Petit Mont Blanc (AO) – 1.760 m s.l.m. |
Rifugio Dondena: 2.186 m s.l.m. |
Rifugio Miserin: 2.582 m s.l.m. |
Tempo totale impiegato: 5h 15′ circa (tempo in movimento) |
Lunghezza totale del percorso: 18 Km (A/R) |
Dislivello+: 920 m |
Difficoltà: MR |
Il Rifugio Miserin sorge a quota 2.582 m, sulle sponde del Lago Miserin, nel Parco Regionale del Monte Avic, al limite con il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
La partenza
Dal Comune di Champorcher (AO), seguiamo le indicazioni per Dondenaz e Rifugio Dondena e percorriamo la strada asfaltata fino a incontrare la sbarra che delimita il percorso, dove parcheggiamo l’auto. La strada è chiusa in inverno ma, in estate, è possibile proseguire in auto fino a Dondenaz; da qui cominciamo a camminare.
Prima tappa: Rifugio Dondena
Lungo la strada carrozzabile, ora ricoperta dalla neve, raggiungiamo in poco meno di due ore la Località Dondenaz. Proseguiamo, attraversando il ponte sul torrente Ayasse, verso il Rifugio Dondenaz. A questo punto, la neve comincia a diventare sfondosa e pesante, quindi anche Riccardo, che fino ad ora le aveva evitate, si convince a calzare le ciaspole.
Raggiungiamo il Rifugio e, dopo una breve sosta per una barretta, lo lasciamo alla nostra sinistra e ci immettiamo sull’ex strada di caccia del Re Vittorio Emanuele II.
Verso la meta: il Rifugio Miserin
La strada, successivamente, diventa una mulattiera, mai troppo ripida o impegnativa. Tuttavia, tratti che in estate sarebbero percorribili senza alcun problema, con la neve diventano dei traversi a tratti abbastanza insidiosi.
Procediamo su ampie distese di neve immacolata, dove dobbiamo battere traccia, rallentando così un po’ il passo. Il paesaggio tutt’intorno è semplicemente meraviglioso! Solo una settimana fa, percorrendo gli stessi passi avvolti dalla nebbia, non avevamo potuto constatare di quanta bellezza fossimo circondati!
Ci portiamo alla base dell’ultima salita, quella più ripida, al di là della quale sorgono il Rifugio Miserin e, poco distante, il Santuario della Madonna delle Nevi.
L’ultimo tratto di salita si fa sentire sulle gambe, ma questa volta non si molla per niente al mondo: con il Rifugio Miserin abbiamo un conto aperto e oggi ce lo porteremo a casa, costi quel che costi!
Finalmente si mangia!
E’ fatta, dopo poco più di 4 ore dalla partenza, vediamo finalmente spuntare il tetto del Rifugio!
Siamo in un contesto fantastico: tanta neve candida, cielo terso, sole splendente…Possiamo riposare e goderci, finalmente, il pranzo circondati da un panorama fantastico!
Malgrado sia difficile, viene il momento di abbandonare questo posto magnifico: la discesa, per la stessa via di salita, sarà piuttosto lunga e ci conviene non indugiare troppo nel relax.
La nostra salita invernale al Rifugio Miserin termina qui, con il sorriso stampato sui volti e un bel po’ di fatica nelle gambe, vista la lunghezza del percorso.
Come sempre, qui sotto le immagini, il video e la traccia GPS. Grazie per la lettura e alla prossima!


























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