Escursione invernale al Rifugio Dante Livio Bianco e Lago Soprano del Sella da Sant’Anna di Valdieri (CN), Vallone della Meris, Valle Gesso.
NOTE TECNICHE |
Partenza: Sant’Anna di Valdieri (CN) – 980 m s.l.m. |
Gias del Prato: 1.529 m s.l.m. |
Ex Case Reali del Chiot: 1.700 m s.l.m. |
Rifugio Dante Livio Bianco (Lago Sottano della Sella): 1.900 m s.l.m. |
Lago Soprano della Sella: 2.329 m s.l.m. |
Tempo totale impiegato: 7h 40m circa (tempo in movimento) |
Lunghezza totale del percorso: 22,2 Km (Anello completo) |
Dislivello+: 1.350 m |
Difficoltà: EE (Presenza di molto ghiaccio) |
Salita invernale al Rifugio Dante Livio Bianco (e Lago Sottano della Sella) partendo da Sant’Anna di Valdieri, Cuneo. Dopo aver percorso nell’ombra il Vallone della Meris, decidiamo di proseguire oltre, fino al Lago Soprano della Sella, per godere della luce e del calore del sole.
La partenza
Raggiunta la Località Sant’Anna di Valdieri, proseguiamo fino al parcheggio che sorge in prossimità del cartello da cui parte il percorso per il Rifugio Dante Livio Bianco (al momento chiuso). Attraversiamo la deliziosa borgata e cominciamo ad addentrarci nel Vallone della Meris.
Proseguiamo nell’ombra…
Percorriamo un’ampia carrareccia in una giornata dal cielo terso; purtroppo, però, il percorso è totalmente in ombra. C’è di buono che la neve è dura e si cammina bene senza le ciaspole; a tratti sono presenti lastre di ghiaccio che ci inducono a calzare i ramponcini.
Rggiungiamo, dopo circa un’ora di cammino, il Gias del Prato. Da qui, secondo le indicazioni del cartello, mancherà ancora un’ora e un quarto al Rifugio.
Lago Sottano della Sella e Rifugio Dante Livio Bianco
Superate le ex Case Reali del Chiot, la strada si restringe leggermente, ma il sentiero che percorriamo è sempre molto agevole, seppure siano sempre più presenti tratti ghiacciati.
Effettivamente, dopo poco più di un’ora dal Gias del Prato, raggiungiamo il ponticello in legno che attraversa il Lago Sottano della Sella. Poco sopra, a distanza di 5 minuti, sorge il Rifugio, circondato da montagne meravigliose e assolate: il Monte Sella, la Rocca della Paur. Il Rifugio è chiuso, ma il locale invernale no: dispone di 13 posti letto con materassi e coperte.
Dopo una breve sosta, valutando che è ancora presto e che, essendo totalmente in ombra, fa troppo ferddo per mangiare, consideriamo l’idea di proseguire oltre per raggiungere il Lago Soprano della Sella, che invece dovrebbe trovarsi in posizione assolata.
La situazione inizia a cambiare…
Lasciato il Rifugio, torniamo sul ponticello in legno e, anzichè prendere la via del ritorno, alla nostra destra, proseguiamo lasciando alla nostra sinistra il Lago Sottano della Sella.
Se fino al Rifugio la neve era poca e dura, da qui in avanti la situazione va via via modificandosi. Il paesaggio è sempre più bianco, sempre più splendido, sempre più…ripido!
Saliamo, tornante dopo tornante, calpestando neve sempre più alta, soprattutto quando, finalmente, raggiungimo il versante assolato della montagna.
Raggiungiamo il Lago!
Cercando di raccogliere le ultime energie, procediamo con fatica rallentati dal manto nevoso sempre più alto e cedevole. Non che abbia nevicato tantissimo, ma il vento dei giorni precedenti ha creato molti accumuli di neve polverosa e, di conseguenza, non portante.
Solo la meraviglia del paesaggio e l’obiettivo di fermarci a pranzare sulle sponde essolate del lago ci spingono a non desistere e a sopportare la fatica per compiere l’ultimo sforzo. Finalmente, veniamo premiati: raggiungiamo il Lago Soprano della Sella!
Lo spettacolo è davvero immenso e, ammettiamolo, godersi il pranzo scaldati dal sole, con vista sul Lago e circondati dalle montagne innevate, ci fa gioire di non esserci arresi e di aver continuato malgrado la fatica!
E’ tempo di scendere…
Approfittiamo di questo momento di pausa per recuperare le energie, ma siamo consapevoli che la discesa sarà piuttosto lunga e che, ben presto, il sole si nasconderà dietro le montagne.
Recuperiamo, quindi, le nostre cose e ci incamminiamo lungo il sentiero che ci riporta, in circa 50 minuti, all’altezza del ponte in legno. Proseguiamo, quindi, la nostra discesa fino a Sant’Anna di Valdieri, stanchi (era da un bel po’ di tempo che non facevamo un percorso così lungo e con tanto dislivello), ma estremamente soddisfatti!
Come sempre, di seguito tutte le immagini, il video e la traccia GPS del percorso.
Grazie per aver letto fino a qui e alla prossima escursione!
Per scaricare la traccia GPS, potete cliccare QUI
Qui la mappa 3D del Percorso:
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